MUSEO CASTROMEDIANO
Sabato 21 dicembre 2024,
alle ore 19.00 al Museo Castromediano
negli spazi della Pinacoteca “Antonio Cassiano
l’inaugurazione della mostra
LECCE NELLE CHINE DI HORNIG
a cura di Congedo Editore
in collaborazione con il Polo Biblio-museale di Lecce
Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, in concomitanza con la pubblicazione di numerosi volumi di storia locale e di storia dell’arte su Lecce e il Salento, l’editore Mario Congedo commissionò ad un giovane artista tedesco, Hans Hornig, delle tavole che rappresentassero a china brunita i principali monumenti della città e del territorio. Il disegnatore accettò di buon grado e ne nacque una proficua collaborazione.
Oggi, i suoi lavori, dopo essere stati ammirati per decenni sulle pubblicazioni Congedo, riemersi per caso, qualche mese fa, durante una ricerca, saranno per la prima volta esposti al pubblico, dopo 45 anni dalla loro creazione, nel loro formato originario, in una mostra monografica, allestita negli spazi della Pinacoteca “Antonio Cassiano” del Museo “Sigismondo Castromediano” di Lecce, generando una preziosa occasione per rinsaldare il legame tra il Museo e la sua città.
«Una strenna natalizia per celebrare la bellezza di Lecce attraverso l’opera di un artista che l’aveva così tanto amata da scegliere di viverci per alcuni anni», scrive nel suo intervento il Direttore Luigi De Luca. Una storia personale affascinante quella di Hans Hornig, oggi ottantunenne, l’avventura di un “pellegrino” che cerca, con l’arte, un riscatto dagli orrori e dalle atrocità della Guerra della sua Germania, un animo in “fuga”, alla ricerca della bellezza per dare occasione alla sua sensibilità e destrezza tecnica di esplicitarsi pienamente. Lungo il suo itinerario geografico ed artistico, Hornig sperimenta diverse tecniche e tematiche, trovando infine la sua espressione più autentica nelle chine e nei paesaggi.
«Non è difficile immaginare – racconta nel catalogo lo storico dell’arte, specializzato in storia del collezionismo, Luigi De Benedetto – come un giovane artista in cerca di ispirazione possa essere rimasto affascinato dalla bellezza e dal calore di Lecce: con orgoglio, Hans ammette che è stata la città che gli ha regalato di più, nonché quella in cui ha vissuto più a lungo». Ammaliato dal contesto culturale locale, il giovane Hornig, infatti, decide di perfezionare i suoi studi di Restauro, immergendosi completamente nel contesto che più lo ispira. «Negli anni trascorsi a Lecce, – continua De Benedetto – il suo nome si lega indissolubilmente a ciò che meglio rappresenta la città: la pietra leccese e la sua storia diventano le sue muse. Il suo talento nel raffigurare la città gli vale l’affettuoso soprannome di “Tedesco di Lecce”. Ma non è solo l’arte a legarlo a Lecce. L’accoglienza sincera dei suoi abitanti, che gli offrono un luogo dove creare, completa questo legame profondo. Lecce, con i suoi palazzi accoglienti, sembra rispecchiare l’ospitalità della sua gente. Così che quando gli si chiede cosa lo abbia colpito maggiormente di Lecce, Hans risponde senza esitazione: l’amicizia».
Una, fondamentale, tra le tante, quella con Michele Paone, insigne storico e storico dell’arte leccese, che molto dialogò con lui e che presentò il giovane Hans al vulcanico Mario Congedo. L’avvio di una stagione di intensa collaborazione che giunge oggi al suo coronamento, restituendo al pubblico «nuovo incanto» come afferma Fiorella Congedo, che fortemente ha lavorato per la realizzazione della mostra. «Sappiamo quanto sia oggi necessario propagare la bellezza, così il seme dell’arte di Hans Hornig diventa ancora una volta testimonianza della straordinaria particolarità del Barocco Leccese, segno distintivo di altro creare e di altra bellezza».
A questo fine, una particolare cifra innovativa è stata data a tutta l’iniziativa. Si parte con il catalogo che accompagna la mostra, che si fa “dinamico”, portatore di collezionismo, perché è un libro non solo da sfogliare e leggere in maniera tradizionale, ma da cui è possibile staccare le trenta tavole delle opere di Hornig stampate su carta acquerello, da esporre, da incorniciare, da riassemblare nella propria collezione privata, da ricomporre in una personalissima installazione. Si continua con l’arte che “esce” dalle mura del Museo Castromediano e che, grazie al coinvolgimento di sei partner significativi e di alcuni prodotti di merchandising, “invade” la città, cattura i sensi, offre inaspettate suggestioni. In altre parole, in un gioco di simmetrie e di rimandi, il tempio della cultura di Lecce accoglie la mostra ed il territorio la dilata, ne diventa la cassa di risonanza, in una sorta di festa natalizia che celebra l’arte e ne declina le tante forme d’espressione.
E allora:
– Natale dedica alla mostra di Hornig una confezione a tiratura limitata delle proprie pralines artigianali, riproducendo l’iconica immagine di Piazza Sant’Oronzo su una scatola di cioccolatini (pensata in tiratura limitata ed in esclusiva) che “arreda” la storica vetrina di via Trinchese e associa la dolcezza alla bellezza;
– Cantina Fiorentino si lega alle chine di Hornig con quattro etichette – Porta San Biagio per il Fiano, la colonna di Sant’Oronzo per il Primitivo e il Chiostro degli Olivetani ed i Propilei del Duomo, per il Negramaro – accostando l’arte all’anima nobile dei propri vini pregiati, portando l’incanto a tavola, nelle occasioni festose, nei brindisi, nelle degustazioni, generando una sinestesia;
– N&B Natural is Better, azienda salentina di spessore internazionale specializzata nella produzione di cosmetici bio e naturali, raccoglie la sfida di sintetizzare in un’essenza una sensazione, un’atmosfera, un mondo. E allora, in esclusiva per Congedo Editore, crea il profumatore per gli ambienti “Lecce Antica” che nelle sue note racconta l’odore della pietra ambrata degli edifici storici, la sorpresa degli agrumeti nei giardini segreti, l’eco dell’acqua di una città tra due mari.
– Banca Popolare Pugliese, la banca dei pugliesi, da sempre con una sensibilità vicina alla cultura e all’arte, accompagna la mostra e ne dà visibilità sui propri canali;
– Level Project, azienda leader nella progettazione e produzione di arredi custom per il settore civile e navale, da sempre vicina al mondo dell’arte, mette a disposizione le proprie competenze e le proprie risorse;
– Palazzo Maresgallo, boutique hotel vocato all’eccellenza, si fa modulo della collezione Hornig personalizzata, ospitando per i propri clienti e su appuntamento, una capsule exhibition delle sette chine originali, che l’artista realizzò sul Salento per Congedo Editore. Prolungamento della mostra oltre la mostra, del Salento oltre Lecce e delle sue tante vibrazioni, spin off che completa ed integra la mostra del Castromediano, luminoso esempio di collaborazione culturale tra pubblico e privato.
Per concludere, le chine di Hornig saranno ospitate fino al 28 febbraio 2025, negli spazi della Pinacoteca “Antonio Cassiano”, in dialogo con la collezione storico-artistica del museo, in alternanza con le opere di Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro, Paolo Finoglio, Giovanni Baglione, Aniello Stellato, Vespasiano Genuino, Mauro Manieri, Oronzo Tiso, restituendo al pubblico quella suggestione del tutto e del bello di una città che solo l’arte sa donare. Una suggestione d’armonia e di grazia senza tempo che costituisce il vero miracolo di questa “piccola” mostra.
La mostra sarà visitabile fino al 28 febbraio 2025
negli orari di apertura del Museo Castromediano
dalle ore 9.00 alle 20.00
Il Museo Castromediano è a Lecce, al n° 28 di Viale Gallipoli.
Telefono: +39 0832 373572
E.mail: museocastromediano.lecce@regione.puglia.it