Ora è il tempo degli interventi sulla comunicazione e la formazione del personale dei musei e del loro ammodernamento tecnologico.
Un nuovo passo per il futuro dei musei pugliesi
Si sono riuniti ieri a Bari presso la sala del Consiglio Regionale le assemblee dei sindaci e i referenti museali delle aggregazioni di Musei Altapulia che riunisce i musei delle province Bat e Foggia e Salento per le province di Brindisi Lecce e Taranto. L’incontro è servito ad approvare i piani operativi delle due reti museali e passare così alla fase degli interventi concreti che riguardano i temi della comunicazione della formazione del personale dell’ammodernamento tecnologico e del raggiungimento degli standard di qualità previsti dal Sistema Museale Nazionale.
Sono musei archeologici, storici, universitari, scientifici, ospitano collezioni d’arte medievale, moderna e contemporanea; altri hanno raccolte di storia naturale o di scienze naturali; sono pubblici o privati, grandi o piccoli. E sono ubicati in tutta la Puglia: sono i veri baluardi della cultura, spazi di riflessione sulla storia e il nostro tempo, passato, presente e futuro. E si sono messi in rete, per condividere saperi ed esperienze, progettualità e visioni, convinti che soltanto attraverso una fitta collaborazione e una regia regionale si possa vincere la grande sfida della contemporaneità dei luoghi della cultura: offrire a cittadini e turisti un’offerta culturale sistematica e integrata.
Una rivoluzionaria trasformazione sta interessando i musei italiani dopo la creazione del Sistema Museale Nazionale, che obbliga ad attrezzarsi per raggiungere specifici standard anche in termini di accessibilità e gestione. È una sfida ambiziosa e necessaria, che la Regione Puglia – con i Poli Biblio-museali, il Teatro Pubblico Pugliese e il supporto di Mecenate 90 – da tempo, attraverso tavoli di lavoro, workshop, sopralluoghi e altri momenti di riflessione condivisa, sta portando avanti con una progettualità avanzata, coinvolgendo i responsabili dei musei del territorio (civici, privati, universitari, ecclesiastici), i comuni e le altre istituzioni competenti.
L’incontro di ieri molto partecipato conclude una lunga fase di progettazione partecipata iniziata nell’ottobre 2019, che ha coinvolto oltre 100 musei tra musei civici, statali, ecclesiastici e d’impresa, universitari (che ha coinvolto l’intero territorio regionale in una trentina di appuntamenti che hanno sfidato anche la pandemia) con il Coordinamento dei Poli Biblio Museali della Regione Puglia, assistenza tecnica di Mecenata 90.
Per Grazia Di Bari, consigliera delegata per la cultura, “La realtà dei musei in Puglia è così variegata che è difficile dire quanti sono oggi quelli che possono definirsi tali.Le statistiche non fotografano che una parte di questa realtà, distribuita in una geografia composta da città grandi e medie, borghi costieri e montani, e una miriade di piccolissimi comuni aggrediti dallo spopolamento e distribuiti dai Monti Dauni al Salento.L’iniziativa della Regione punta a mettere a sistema questa variegata realtà dei musei per guidarli verso il raggiungimento di quegli standard qualitativi previsti dal Sistema Museale Nazionale. In questa prospettiva le reti museali rappresentano lo strumento più efficace perché basate sulla partecipazione e il contributo di tutti”.
“È stato un viaggio bellissimo- sottolinea la Presidente Loredana Capone– iniziato nell’ottobre del 2019 – sono felice che i risultati si presentino proprio qui in Consiglio Regionale alla presenza di tanti sindaci, perché come si fa in una famiglia le belle notizie devono essere condivise con tutti i componenti, anche con quelli che magari sono partiti fuori per l’Università o per lavoro. Oggi ricopro un altro ruolo, ma mi sento coinvolta e partecipe, per il contributo che il Consiglio Regionale ha potuto dare. Per questo non posso che ringraziare tutte e tutti coloro che stanno lavorando a questa bellissima impresa facendoci sentire parte integrante di una comunità.La cultura sarà il nostro riscatto e magari qui a sud siamo più piccolini ma mai invisibili perché la bellezza e l’impegno brillano”.
Per Aldo Patruno, direttore del Dipartimento economia e valorizzazione del territorio della Region Puglia: “Il progetto di dare vita alle reti dei musei locali non è solo un percorso organizzativo e amministrativo. Lavorare sulle reti ha significato, prima di tutto, non accontentarsi delle cifre, dei dati statistici e della loro parzialità.
La realtà dei musei non va misurata, ma va esplorata, non attraverso i numeri e i parametri quantitativi, ma attraverso le storie delle persone che tengono in vita il patrimonio, non in quanto collezione di “cose” ma in quanto deposito di senso per la comunità residente e per il mondo.
La nostra esperienza di lavoro sulle reti museali in puglia è stato soprattutto questo: un lavoro sulle persone impegnate nel lavoro culturale e sul loro desiderio di riconoscersi come comunità”.