Si inaugura il 26 luglio 2023, all’Oriental Metropolitan Museum di Nanchino, in Cina la mostra “I doni degli Dei. L’Apulia felix tra greci, indigeni e romani”, una grande esposizione di reperti archeologici provenienti da molti musei di Puglia. Promossa dalla Regione Puglia, Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, per il tramite del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Ministero della Cultura (Direzione Generale Archeologia Belle Arti Paesaggio e Direzione Generale Musei, con il coinvolgimento della Soprintendenza ABAP della Città metropolitana di Bari, della Soprintendenza ABAP per le provincie di Brindisi e Lecce, di BAT-Foggia, della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo di Taranto, della Direzione Regionale Musei e del Museo Archeologico di Taranto), è allestita da Art Exhibitions China, dal Museo di Nanchino e da Shenzhen PLD Marketing Planning Co. Ltd.
Al progetto scientifico della mostra ha lavorato a lungo un articolato comitato composto da dirigenti e funzionari del MiC e della Regione Puglia-Polo Biblio Museale Regionale e da docenti delle Università di Bari, di Foggia e del Salento. La mostra si inserisce all’interno di una più ampia strategia di cooperazione avviata nel 2010 tra Regione Puglia e diverse Provincie della Repubblica Popolare Cinese.
A proposito Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione Territoriale della Regione Puglia, afferma: «Con la mostra I Doni degli dei: Apulia Felix tra Greci, Indigeni e Romani, la nostra Regione compie un salto di qualità nelle relazioni culturali con la Cina passando dalle dichiarazioni di intenti alla costruzione di un grande ed impegnativo progetto culturale. Il risultato non è soltanto una mostra ma un progetto scientifico collegiale e condiviso non solo tra i partner Italiani ma anche tra questi e le istituzioni culturali cinesi».
Il carattere della mostra
«La mostra “I Doni degli Dei”, dei quali la nostra Puglia è colma – dichiara Grazia Di Bari consigliera regionale, con delega alla Cultura – nasce dall’idea dello “scambio”; le civiltà antiche sono sorte e si sono evolute a partire da questo: merci, oggetti, opere d’arte, valori, costumi, conoscenze, scoperte, sono state oggetto di scambio. Un dono è tale se è frutto di scambio, altrimenti rimane una qualità, intrinseca, una caratteristica, più o meno peculiare, di un territorio, di una comunità, non si trasforma in Risorsa. L’accordo di cooperazione tra la Regione Puglia e la Cina si fonda sul gesto antico del dare e del ricevere che connota le relazioni tra i popoli quando vivono in pace».
Per illustrare al pubblico cinese alcuni aspetti della storia antica della Puglia si è fatto ricorso ad alcune divinità del pantheon greco-romano significativamente per celebrare alcune peculiari produzioni pugliesi, di ieri come di oggi.
Il dio del mare Poseidon è centrale per una regione con oltre 800 chilometri di coste, posta nel cuore del Mediterraneo: il mare ha sempre offerto risorse e opportunità ai popoli di Puglia. Demetra è il simbolo stesso dell’abbondanza, della fertilità, del ciclo della vita. A lei è legata l’immagine del grano e dei vari altri cereali. Il culto di Atena è strettamente legato alle vicende, tra storia e mito, della guerra di Troia e della fondazione di Roma: recentemente a Castro gli scavi archeologici hanno portato alla scoperta di un grande tempio di Atena e al rinvenimento della monumentale statua di culto, presente in copia nella mostra. Ad Atena è legata un’altra peculiarità della Puglia: era anche la divinità protettrice della cultura, delle scienze, della ricerca, delle arti e dell’artigianato. Allo stesso modo Apollo proteggeva le arti e specificamente la musica, oltre al pensiero filosofico, alle scienze mediche e alle capacità profetiche. La Puglia è anche la terra del piacere della vita, dei riti del banchetto e della convivialità, è terra di vigneti e di ottimi vini: Dioniso aiuterà i visitatori cinesi a scoprire questi aspetti della civiltà mediterranea profondamente legati alla Puglia.
Eracle, il più popolare degli eroi, famoso per la sua forza sovraumana, armato della sua immancabile clava e coperto dalla pelle di leone, dio eppure uomo, con tutte le sue debolezze, le sue sofferenze e anche i suoi errori, capace sempre di rialzarsi e di affrontare una nuova fatica, proteggeva la pastorizia e i tratturi della transumanza, le grandi strade erbose che ancora oggi presenti nel paesaggio pugliese.
“Il Teatro Pubblico Pugliese, Consorzio regionale per le arti e la cultura, in accordo con le strategie del sistema bibliomuseale regionale, è chiamato oramai da anni a promuovere attività di valorizzazione del nostro patrimonio materiale e immateriale – ha dichiarato Paolo Ponzio, Presidente del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese – La mostra “I doni degli Dei” riveste proprio questa funzione, all’interno di un dialogo con il popolo cinese che in questi anni si è svolto sempre più nella condivisione di progetti, iniziative e attività volte alla conoscenza reciproca delle culture e tradizioni che hanno proprio nell’accoglienza un punto di origine essenziale.”
In mostra la Puglia originaria e quella contemporanea
La mostra, quindi, intende illustrare, attraverso una selezione significativa di oggetti, prevalentemente ceramiche figurate, sculture, pitture, terrecotte e oreficerie, ma anche grazie a ricostruzioni, video multimediali, immagini, disegni e alcune splendide fotografie d’autore di monumenti e luoghi significativi della nostra Regione, realizzate da Mimmo Attademo, Antonio e Roberto Tartaglione e Mimmo e Giacomo Guglielmi tratte dai volumi Puglia in luce (Quorumedizioni) editi a cura del Consiglio Regionale della Puglia – le vicende e le tante stratificazioni della nostra Storia.
La Puglia antica e quella contemporanea, una regione che, grazie alla sua centralità mediterranea, è sempre stata luogo di confluenza di culture. Lo sviluppo storico dell’allestimento attraversa molti secoli, ci si muove tra il VII-VI secolo a.C. e la fine dell’età romana (V-VI secolo d.C.), illustrando il rapporto tra le civiltà indigene daunia, peuceta e messapica, la colonia greca di Taranto e l’affermazione della nuova potenza mediterranea di Roma. La mostra, strutturata come la proposta di un viaggio in compagnia di divinità ed eroi, punta anche a stimolare la curiosità dei visitatori e il desiderio di viaggiare in Puglia alla scoperta delle città, dei musei, dei parchi archeologici, delle tradizioni e delle culture, delle tante storie stratificate nei suoi paesaggi.
«La mostra – ha dichiarato il curatore scientifico della mostra, professor Giuliano Volpe – è l’esito di una importante e proficua collaborazione tra studiosi e istituzioni, e, con il viaggio proposto in compagnia di divinità ed eroi, punta anche a stimolare la curiosità dei visitatori e il desiderio di viaggiare in Puglia alla scoperta delle città, dei musei, dei parchi archeologici, delle tradizioni e delle culture, delle tante storie stratificate nei suoi paesaggi».
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperà una delegazione pugliese costituita dalla consigliera regionale, con delega alla Cultura, Grazia Di Bari, in rappresentanza del presidente Michele Emiliano, e dal coordinatore del comitato scientifico Giuliano Volpe, dell’Università di Bari, con i funzionari tecnici della Regione (Anna Lucia Tempesta, Giuseppe Tritto) e del MiC (Sara Airò, Elena Dellù, Luisa Rosato), incaricate, nelle fasi di trasporto ed allestimento, a tutela dei reperti.
Didascalie delle fotografie allegate:
1. Una delle 214 monete d’argento del tesoretto di Specchia (Lecce), in prevalenza stateri di Taranto con il tipo del Giovane sul delfino in mostra a Nanchino (Museo Archeologico Nazionale di Taranto; fine IV- III secolo a.C.).
2. Coppa laconica del Pittore dei Pesci (Museo Archeologico Nazionale di Taranto; 580-570 a.C.)
3. Trozzella messapica con la raffigurazione di Eracle, con la clava e la pelle di leone (Museo Castromediano, Lecce; fine del VI secolo a.C.).
4. Statua di Atena in pietra calcarea locale (pietra leccese) dell’Athenaion di Castro (IV secolo a.C.) In mostra è esposta la copia in resina realizzata da FABLAB del MArTA, con la parte inferiore, la lancia e lo scudo realizzate dell’artista Nico Genco.
5. Cratere a campana da Altamura (Bari) con la raffigurazione di un giovane Dioniso in un banchetto e satiri che servono cibo e riempiono brocche di vino (Soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Bari; fine V-inizi IV secolo a.C.).
6. Statua di Eracle rinvenuta nel territorio di Foggia. Copia romana del II-III secolo d.C., da un originale greco in bronzo del V-IV secolo a.C. (Foggia, Museo Civico).
7. Cratere a mascheroni apulo a figure rosse. Museo Archeologico Nazionale di Altamura (Collezione Loiudice), ultimi decenni del IV secolo a.C.