Il linguaggio della fotografia contemporanea per indagare e raccontare in modo inedito il prezioso patrimonio del “Sigismondo Castromediano”, il museo pubblico più antico di Puglia.
All’inaugurazione interverrà la Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Loredana Capone
Il Polo Biblio museale di Lecce è lieto di annunciare che a partire da venerdì 27 ottobre alle ore 18.00 sarà visitabile “Anatomy of a Museum”, mostra che indaga e racconta il patrimonio del “Sigismondo Castromediano”, il museo pubblico più antico di Puglia; si tratta dello step finale del progetto finanziato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura attraverso l’avviso pubblico Strategia Fotografia. I quattro artisti coinvolti (Eleonora Agostini, Alessandro Calabrese, Giorgio Di Noto, Rachele Maistrello) in un periodo di residenza tenutosi nello scorso aprile, hanno indagato le collezioni dell’intero Polo Bibliomuseale di Lecce, uno scrigno culturale che è stato oggetto di una nuova inedita narrazione, producendo opere di straordinario impatto visivo. La fotografia contemporanea si pone in questo caso come ingranaggio capace di innescare nuove visioni e aprire il patrimonio museale a nuovi pubblici.
La mostra si terrà presso la sala lettura della Biblioteca Bernardini, promettendo un’affascinante esplorazione dell’arte e dell’essenza del museo. “Anatomy of a Museum” è un’opportunità per gli appassionati d’arte e la comunità di poter essere testimoni della sinergia tra la visione artistica e l’estetica museale che prende vita nelle immagini in allestimento. La sala lettura della Biblioteca Bernardini offre un ambiente intimo e favorevole a questa esplorazione artistica, consentendo ai visitatori di impegnarsi profondamente con l’arte e riflettere sul rapporto simbiotico tra artisti e musei.
Prerogativa della mostra, curata da Federica Chiocchetti (MBAL, Le Locle) e Andrea Laudisa (Positivo Diretto), è stata quella di voler rimuovere gli strati formali dell’Istituzione Museale per rivelare l’intricato “arazzo” che costituisce l’essenza di un museo.
Gli artisti coinvolti
I quattro artisti in residenza, pluripremiati autori e ricercatori nel campo della fotografia contemporanea, sono:
Giorgio Di Noto (1990, Roma). Ha studiato filosofia e fotografia presso il Centro Sperimentale di Fotografia A. Adams e ha appreso le tecniche di camera oscura e di stampa lavorando con alcuni maestri stampatori in Italia. Nel 2011 inizia una ricerca sui materiali e sui linguaggi della fotografia studiando il rapporto tra il processo tecnico e il contenuto delle immagini.
Alessandro Calabrese (1983, Trento) Vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Architettura allo IUAV di Venezia, nel 2012 ha conseguito un Master in Fotografia e Visual Design presso la NABA di Milano (Nuova Accademia di Belle Arti). Si è poi trasferito ad Amsterdam dove ha lavorato come assistente del fotografo Hans Van Der Meer e presso Paradox, sviluppando il suo interesse per l’editoria fotografica. Dal 2015 è docente presso l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. I suoi lavori sono stati esposti in festival italiani ed europei.
Rachele Maistrello (1986) si è formata allo IUAV di Venezia, all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi e alla Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo. Nella sua ricerca, la contraddizione del tautologico e l’iconologia del periferico sono il risultato di un continuo tentativo di avvicinarsi alle persone e al loro eroismo privato. Nel corso degli anni ha esposto in mostre collettive e personali in Italia e all’estero.
Eleonora Agostini (1991) è un’artista italiana con sede a Londra. Ha conseguito una laurea presso l’Istituto Europeo di Design di Milano nel 2013 e un master presso il Royal College of Art di Londra nel 2018. La pratica di Eleonora si muove tra fotografia, immagine in movimento, performance e scultura, esplorando e analizzando le difficoltà di costruzione dell’esperienza umana. La sua ricerca è fortemente legata all’esperienza dell’ambiente circostante ed è interessata a trovare una possibile frattura all’interno delle regole socialmente costruite e degli spazi che abitiamo. Eleonora si riferisce alla quotidianità come a uno spazio pieno di potenzialità e possibilità di ricerca, incorporando oggetti e attività ordinarie all’interno delle sue immagini per esprimere e navigare nei suoi diversi strati e significati.
La mostra seguirà gli orari di apertura della Biblioteca
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle 20.00