Una vita tra canzoni, musica, dischi, film e festival. Quarant’anni di proficua attività professionale di un musicista, compositore, paroliere e discografico foggiano, che merita di essere ricordato.
“Con la scusa delle canzonette” è, infatti, il titolo della serata-evento dedicata a Ottavio De Stefano, in arte Odes, che si terrà presso l’auditorium della Biblioteca “La Magna Capitana” sabato 15 ottobre 2022 con inizio alle ore 18.00. Odes era anche il nome dell’etichetta discografica la cui sigla sintetizzava le sue iniziali.
L’iniziativa coincide con il centenario della nascita di Ottavio De Stefano e fa seguito alla donazione alla “Magna Capitana”, da parte della famiglia De Stefano, di un piccolo fondo consistente in spartiti, dischi, locandine che testimoniano la poliedricità dell’artista.
La serata-evento, promossa dalla Biblioteca e dall’associazione di promozione culturale “Vico Corridoio” di via Manzoni a Foggia, sarà presentata dalla giornalista Giustina Ruggiero, dal bibliotecario Maurizio De Tullio, dal musicista e biografo di Odes Michele Dell’Anno, e sarà animata dai musicisti Stefania De Stefano (figlia di Odes), Luca Delli Carri, Michele Surgo e dall’omonimo Ottavio De Stefano, finalista nel 2012 del programma “Amici” e parente di Odes, che eseguiranno e canteranno numerosi brani del repertorio di Ottavio De Stefano.
Il titolo della manifestazione prende spunto dall’ampia biografia, riccamente illustrata, che Michele Dell’Anno e Giustina Ruggiero pubblicarono nel 2007, per iniziativa dell’Associazione Cultura e Ambiente di Foggia. Il volume ripercorreva i 40 anni di attività della Odes.
SCHEDA BIOGRAFICA DI OTTAVIO DE STEFANO
Nato a Foggia il 28 marzo 1922, compie gli studi ginnasiali a Napoli e consegue la licenza magistrale nella sua città, mentre già lavorava.
Inquadrato come aviere, partecipa alla 2° Guerra Mondiale e dopo l’8 Settembre, torna nella sua Foggia, che trova distrutta e annichilita dai pesanti bombardamenti.
Dopo qualche anno De Stefano si trasferisce a Napoli per frequentare gli studi universitari, presso la facoltà di Lingue e letterature straniere, che non completerà complice la passione per la musica.
Nel 1948 De Stefano è già iscritto alla SIAE e quattro anni dopo rientra a Foggia dove mette in pratica l’esperienza acquisita negli anni di vita a Napoli, fondando la ODES, una casa discografica che prende il nome dalle sue iniziali. Il primo brano di successo – “La foggianella” – è dedicato proprio alla sua città, lungamente trasmesso in RAI a beneficio dei tanti emigrati foggiani.
Del 1954 è uno dei suoi più grandi successi, “Se questa serenata”. Questo brano fu lanciato dalla RAI dall’Orchestra di William Galassini e cantata da un grande cantante dell’epoca, Oscar Carboni. Il successo convinse il titolare della casa cinematografica Romana Film, a inserirlo nella colonna sonora del film “Suonno d’ammore”, diretto da Sergio Corbucci, con il grande Achille Togliani e Franca Calò. Quest’ultima fu doppiata per l’occasione da una protagonista di quegli anni, Carla Boni.
Un altro brano di successo di Ottavio De Stefano, presente in una colonna sonora, fu “Il canto nel silenzio”, nel film “Amaramente”, interpretato da Emilio Pericoli.
La canzone che, però, più di altre segnò il successo nazionale di ODES è “Fontane d’Italia”, scritta con E. Monti e Michele Lacerenza (quest’ultimo originario della vicina Trinitapoli), e lanciata dal ‘reuccio’ della canzone italiana, il celebre Claudio Villa. Con questo brano ODES partecipò anche al IV “Festival Internazionale della Canzone Mediterranea” in Spagna.
Nel 1965 Ottavio De Stefano ha una idea che si rivelerà vincente: produce un fortunato ‘disco-cartolina’ – intitolato semplicemente “Forza Foggia” – dedicato alla prima avventura della squadra del Foggia calcio in serie A. In pratica è l’inno ufficiale, che veniva cantato in coro ogni domenica dai 15.000 spettatori che affollavano lo stadio “Zaccheria”.
ODES partecipa poi in Canada al “Festival della Canzone Italiana” di Toronto, riscuotendo discreto successo con il brano “‘A spina ‘e ‘na rosa”, portato al successo da uno dei più noti cantanti napoletani, Mario Abbate.
Con lo spadroneggiare delle grandi case discografiche, a partire dalla metà degli anni ’70, si fa sempre più stretto il margine di operatività e successo delle piccole case indipendenti come la sua. La decisione di sospendere l’attività arriva nel 1988, dopo 40 anni di onorata attività, portata avanti come paroliere, musicista, scrittore, editore, organizzatore di eventi e scopritore di talenti.
La morte lo coglierà a Foggia il 28 ottobre 2012.
Ottavio De Stefano si misurò anche con la prosa. Sono ben tre i testi che non videro mai la luce ma che rappresentano un fulgido esempio del suo estro creativo.
Oltre a Claudio Villa, Carla Boni, Oscar Carboni, Emilio Pericoli, Mario Abbate, Corrado Romagnoli, Lucia Altieri, sono tanti gli altri cantanti che hanno onorato con la propria voce le canzoni di Ottavio De Stefano. Vanno ricordati Franca Raimondi, Tonina Torrielli, Ninni Maina, Nino Delli (da lui lanciato), Alberto Berri, Gli Chopin, Romolo Forleo, Gli Angeli del Sud e Lucio e i Sesto Senso. E, da questa serata-evento, anche il suo omonimo e lontano parente, Ottavio De Stefano.
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